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Creative Academy: la Digital TV

E’ stato il tema dell’ultimo seminar dell’importante e bellissimo progetto Rosmini Creative Academy, a cura di Piero Bozzo – CEO e Creative Director per molte aziende e multinazionali,  che ha dato l’opportunità ai nostri studenti di incontrare illustri  professionisti del mondo dei media e della comunicazione.
Il nostro prof., nonchè scrittore e regista, Mirko Zullo, ha accompagnato i ragazzi nel mondo della TV digitale…tv 1.0, 2.0, 3.0…ma quante tv ci sono state e ci sono? E cosè la televisione digitale?
Zullo ha spiegato ai nostri ragazzi l’evoluzione della televisione: dalla tv pubblica e generalista (1.0) si è passati a quella ondemand (la tv 2.0 o paytv), con la piattaforma Sky ad esempio. Oggi si parla di tv 3.0 con la piattaforma youtube.
Un cambio davvero notevole per la televisione che oggi con Youtube TV vede le persone essere creatori e non semplici fruitoti di contenuti. E’ nata la figura dello youtuber, colui che possiede e gestisce un canale, che ugualmente a quellei della tv più tradizionale, necessita di una programmazione: creazione dei contenuto, pubblicazione con cadenza fissa (dare degli appuntamenti agli spettatori), promuovere l’iscrizione al proprio canale e creare e moderare una community sui temi veicolati. Come in un circolo virtuoso gli youtuber di maggior successo ritornano poi alla tv 1.0 dove sono ospiti di tresmissioni o ne conducono.
La produzione e programmazione di contenuti nella Digital TV non si discosta molto da quella tradizionale: è un lavoro autorale con l’ideazione dei temi e dei contenuti, la realizzazione e il montaggio, fino alla diffusione.
Il grande successo di youtube e della Youtube TV ha destato l’interesse di molte aziende e multinazionali: più visualizzazioni un video fa e più iscritti ha un canale più le aziende cercano di inserire i loro prodotti. Al di là del tradizionale spot che youtube ci fa vedere prima del contenuto video che desideriamo vedere (spot che nella gran parte dei casi possiamo saltare dopo un certo numero di secondi) un’altro modo per pubblicizzare prodotti è il così detto product placement, ovvero inserire dei prodotti all’interno della trama del contenuto video.
Mirko ha quindi proposto agli studenti, per il consueto lavoro finale, di pianificare un product placement, utilizzando sempre l’occhiale, in una web series dedicata ai ragazzi. Gli studenti hanno dunque dovuto inventare il nome della web serie e realizzare almeno tre modalità con cui inserire il prodotto occhiale.

 

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