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Liberi perché educatori

La libertà nelle sue molteplici espressioni, va innanzitutto intesa come appassionata tensione al vero e tenace desiderio educativo, così come lo stesso Cardinal Caffarra in un’intervista ha dichiarato: “Educare significa introdurre una persona nella realtà. Non si introduce una persona nella realtà se non la si introduce nel significato della realtà. L’atto educativo è pensabile solo se si pensa che possa esistere un rapporto dell’uomo con la realtà. Il gaio nichilismo contemporaneo giudica questo fatto semplicemente privo di ogni significato”.

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