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La scuola che si basa sulle competenze

La programmazione didattica del #Rosminiinternationalcampus si basa su un modello che va oltre la tradizionale trasmissione di contenuti, informazioni, saperi, per giungere a stimolare lo spirito critico, la capacità di lettura e azione delle situazioni che ci troviamo ad affrontare non solamente a scuola, ma anche nella vita di tutti i giorni. La didattica per competenze non abbandona la didattica tradizionale di trasmissione delle conoscenze basata sui contenuti e sulle specificità delle singole discipline, ma la integra apportando maggior valore educativo in un orizzonte che comprenda un uso pratico delle conoscenze e una loro verifica diretta attraverso l’esperienza. Perciò diviene importante contestualizzare i concetti e i principi che gli alunni e le alunne imparano attraverso lo studio dei contenuti, in una prospettiva interdisciplinare e di “messa alla prova” delle conoscenze acquisite. Per questo già da alcuni anni ci avvalliamo di metodologie innovative come il learning by doing o il  problem solving. La didattica per competenze struttura una formazione che non si limita a fornire conoscenze e abilità, ma riesce a incidere sulla persona, sui suoi atteggiamenti e comportamenti, sul suo sguardo su di sé e sul mondo, diventando così patrimonio permanente.

Perché utilizziamo la didattica per competenze?

In una società complessa, interessata da rapidi e imprevedibili cambiamenti nella cultura, nella scienza e nella tecnologia, è necessario che i giovani posseggano non solo conoscenze teoriche e abilità tecniche, ma soprattutto atteggiamenti di apertura verso le novità, disponibilità all’apprendimento continuo, all’assunzione di iniziative autonome, alla responsabilità e alla flessibilità. Per questo dobbiamo fare in modo che le giovani generazioni sviluppino competenze.

Questo è un modo di “fare scuola” che consente agli studenti di imparare in modo significativo, autonomo e responsabile, di fare ricerca e di essere curiosi, di fare ipotesi, di collaborare, di affrontare e risolvere problemi insieme, così come di progettare in modo autonomo.

Bisogna perciò costruire nella scuola ambienti di apprendimento che consentano di fare ricerca e di indagare, di individuare e risolvere problemi, di discutere, collaborare con altri nel gestire situazioni, riflettere sul proprio operato e valutare le proprie azioni. Autonomia, spirito critico, lavoro di gruppo e confronto tra i pari, esperienze dirette, confronto con esperti e professionisti sono quindi i pilasti di questa metodologia didattica.

Sono tre i termini chiave della didattica per competenze:

  • Conoscenza”: è il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Sono un insieme di fatti, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o studio.
  • Abilità”: indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare il know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi.
  • Competenze”: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di studio o di lavoro e nello sviluppo personale e professionale.

È quindi un modello di didattica che si basa sul presupposto che gli studenti apprendono meglio quando costruiscono il loro sapere in modo attivo attraverso situazioni di apprendimento fondate sull’esperienza.

La didattica per competenze si struttura in diversi livelli che permettono di personalizzare il percorso di studi sulle capacità dei singoli studenti. Facciamo un esempio per chiarire. Nel corso di storia è importante saper valutare le fonti.

Il primo livello è quello base, dove lo studente ha per esempio la capacità di riconoscere l’autorevolezza di un sito nella correttezza delle informazioni. Poi c’è il livello intermedio dove lo studente ha le capacità non solo di riconoscere l’autorevolezza di un sito ma anche di compararne diversi. Infine il livello avanzato dove lo studente ha la capacità di fare una critica puntuale sulle fonti.

Grazie a questa metodologia didattica il percorso di studi viene calibrato sulle effettive capacità dello studente e in questo modo personalizzato. Così chi possiede più risorse può procedere nel suo percorso e chi invece riscontra qualche difficoltà in più ha la possibilità di proseguire con i suoi tempi.

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