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Progetto multidisciplinare: dalle camelie a…

Gli studenti della classe II delle scuole Medie hanno iniziato lo scorso anno un bel progetto: di cura, di crescita e tanto altro. Un progetto multidisciplinare che ci hanno raccontato loro stessi in questa “cronaca di un’esperienza ricostruita e scritta a più mani dal titolo: DIETRO “LE QUINTE” DI UN PROGETTO
Era novembre del 2021, eravamo ancora in balia del covid e non si potevano fare uscite didattiche,
ma la nostra insegnante di scienze, professoressa Viganò, ha escogitato una delle sue tecniche di coinvolgimento.
Avevamo appena introdotto la tematica che ruotava intorno agli esseri viventi con specificità, problematiche, caratteristiche, protagonisti. L’argomento era veramente molto vasto e variegato e non sapevamo dove voleva “portarci” con le sue lezioni. Un bel giorno ci ha portato dei semi “misteriosi”. Abbiamo scoperto che si trattavano della camellia sinensis, nome scientifico di una varietà di camelia. Quale stupore quando ci ha comunicato che da questa pianta si può fare il tè. Qui è iniziata la nostra avventura, veramente è iniziata dopo una grande ricerca, infatti, l’insegnante ci ha consegnato i semi che abbiamo piantato in un vaso che ci era stato affidato. Questa è la fase della semina, a gennaio si incominciano a vedere che nelle terra spuntavano le prime piantine e finalmente i primi germogli.
Non nascevano solo piantine, ma anche l’idea del Progetto. Infatti, dopo averci lasciato in attesa, la Professoressa ci ha svelato tutto ciò che ruotava intorno a questa esperienza appena iniziata.

Intanto, la vita iniziava per questi teneri e delicati fuscelli. Che emozione! Ogni giorno era un continuo viavai di studenti-operai nell’”angolo verde” organizzato in fondo alla nostra classe. Facevamo a gara ad andarci, per il desiderio di scoprire in quale vaso le piantine crescevano e in quale c’era ancora da aspettare. Sono stati i giorni pieni di attesa e di dedizione. A turno ci si prendeva cura dei nostri piccoli tesori: chi bagnava, chi toglieva le foglie secche, chi le raddrizza. Il nostro amore è stato così attento che le piantine sono cresciute talmente tanto che le abbiamo dovute travasare in vasi più grandi. È arrivato giugno, la scuola è finita e non potevamo lasciarle da sole, quindi le abbiamo portate a casa con la raccomandazione della prof.ssa Viganò di “salvarle”. Settembre è arrivato, si rientra a scuola e con noi anche le nostre camelie, ma non per tutti. Infatti, ad alcuni non era bastata attenzione e cura. Mentre a qualcuno sono cresciute belle, rigogliose e piene di foglioline, proprio queste ultime ci serviranno! Raccolte, le abbiamo messe a seccar al sole “tiepido” davanti a una finestra della nostra classe su un tappeto di bamboo. Siamo passati alle fasi di arrotolamento (rolling), ossidazione/fermentazione, stabilizzazione ed essicazione e finalmente ecco il nostro tè.
Dopo questo momento la nostra classe si è trasformata e abbiamo fatto “gioco di squadra”, con mansioni diverse. Era arrivato il momento di dimostrare come si passa dall’ ideazione alla commercializzazione. Un vero lavoro di marketing. Per non lasciare niente al caso, siamo stati divisi e ogni gruppo aveva una mansione ben precisa in base alle capacità, passioni, curiosità. C’è chi pesava, impacchettava, confezionava. Vi erano poi il creator logo, il designer, il digital foto e video. Non poteva mancare la contabilità.
Chi la sente la prof.ssa Viganò se non tornano i conti? Ovviamente non ci bastava, volevamo anche comunicare all’ esterno le nostre “piacevoli fatiche “che hanno portato alla produzione del “nostro” tè. Così abbiamo realizzato un video che ricostruiva l’esperienza vissuta sino a quel momento da presentare all’open day. Direte: “Tutto è compiuto!” Ebbene no. Ci aspettava la degustazione in un vero angolo dall’atmosfera inglese dove sorseggiare la nostra preziosa bevanda. Il Progetto Green ha avuto bisogno di rinforzi, per questo sono state coinvolte altre materie. L’inglese ci ha aiutato a dare internazionalità e immersione nella storia, per andare alla scoperta della provenienza del tè. Poi, per far viaggiare la nostra esperienza ci siamo fatti aiutare della professoressa Aru che dentro il nostro laboratorio di scrittura creativa ci ha coinvolti nell’avventura editing. Abbiamo così realizzato una rivista specialistica la quale raccoglierà gli articoli che racconteranno la produzione del nostro tè e tanto altro. Infatti, la classe, questa volta, si è trasformata in un grande testata giornalistica. Siamo stati divisi in gruppi, ognuno faceva parte di una piccola redazione che condivideva il materiale sulla camelia che ci era stato chiesto di cercare. Quante informazioni abbiamo trovato! Da questa ricerca abbiamo scoperto che la camelia è presente in tanti settori: letterario, musicale, storico, artistico e anche nella moda. A questo punto abbiamo capito come coinvolgere tutte le materie. Intanto, abbiamo iniziato a scrivere gli articoli, questo ne è uno, sul meraviglioso mondo che ruota intorno a questo stupendo fiore. I primi articoli avevamo il titolo “Non solo tè, la camelia nel mondo”. La richiesta successiva è stata quella di formulare delle domande per delle interviste.
La prima che abbiamo realizzato è stata proprio quella alla Prof.ssa Viganò dalla quale tutto è partito. Le abbiamo chiesto di presentarci il Progetto.
Siamo già a lavoro per raccontarvi le altre iniziative. Il cantiere è di nuovo aperto!
Ma questa è un’altra storia, alla prossima! Seguiteci…
Alunni di II Media

DESCRIZIONE DEL PROGETTO dedotta dall’intervista degli studenti alla loro insegnante. Si chiede alla Prof.ssa Viganò di descrivere il Progetto.
Il Progetto proposto ha come centralità l’esperienza laboratoriale della coltivazione della pianta del tè pur consapevoli che questa attività richiede molta pazienza in quanto per realizzare il prodotto finito ci vogliono almeno due anni. Sono stati quindi coinvolti gli alunni della classe I (a.s. 2021/22) in quanto nel triennio avrebbero avuto la possibilità di seguire l’intero lavoro.
Nei nostri Progetti di ampio respiro, capita molto spesso che si parta da un’esperienza a carattere scientifico-naturalistico per poi coinvolgere quasi tutti gli altri ambiti del sapere (discipline scolastiche). In quest’ottica, per mostrare che la conoscenza è unitaria, si è chiesto ai ragazzi di indicare le diverse materie da coinvolgere. Una disciplina che ha affiancato da subito il lavoro scientifico è stata la lingua inglese che ha coinvolto l’insegnante di classe e in un secondo momento partirà il lavoro anche con il British Centre di Verbania attraverso laboratori specifici sulla cultura del tè nel Regno Unito tenuti dall’insegnante di madrelingua in collaborazione con la docente titolare di inglese. A seguire è iniziato il lavoro di Italiano che ha lo scopo di relazionare, ricostruire e scrivere articoli di varia natura che hanno la finalità di comunicare, con un uso consapevole delle tecnologie, il Progetto del tè dentro e fuori la scuola. Questo materiale confluirà in una Rivista che gli studenti hanno già strutturato. Saranno quindi coinvolte tutte le altre discipline.
Il progetto offre l’opportunità agli studenti di sperimentare sul campo, coltivando e osservando le fasi di crescita della pianta e vedere i processi che portano al prodotto finito in azienda. I ragazzi sono protagonisti nell’organizzare il loro business “dalla coltivazione alla commercializzazione del loro prodotto” e stanno sperimentando praticamente il significato di imprenditorialità e nello stesso tempo di green economy. La ricerca e la raccolta di informazioni e dati sta permettendo agli alunni di scoprire le tradizioni millenarie sul mondo del tè, di responsabilizzarli nella difesa e nella conservazione del patrimonio naturale e sensibilizzarli sull’importanza della salvaguardia della biodiversità.
La progettazione e la realizzazione di “un prodotto finale” da presentare ai genitori offrirà l’occasione per sviluppare un metodo per la realizzazione di un progetto mettendo in gioco il senso di collaborazione e di iniziativa, facendo emergere e valorizzando inclusivamente le diverse abilità e potenzialità di ciascuno.
Il Progetto tè sviluppa competenze che si integrano con quelle del progetto Orientamento, percorso continuità-accoglienza, del progetto Cittadinanza responsabile, percorso salute e ambiente, del progetto Clil e del curricolo di Educazione Civica.

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